Traduzione di Ulrico Bovo per http://pragablog.ilcannocchiale.it

“Signori e Signore, egregi presenti,

Vi ringrazio per l’invito e per l’onore che ricevo potendovi parlare. Ripeto qui alcuni pensieri sui quali rifletto e dei quali parlo tutta la mia vita, perché da me non ci si può attendere che ai miei quasi settant’anni inizi a dire qualcosa di diverso

Se mi pongo la domanda su cosa mi aspetterei da voi, giovani manager pieni di prospettiva, allora sarei felice se terminaste di confondere l’economia con la contabilità.

Vi sono infatti infiniti guadagni e perdite che non possono essere registrati dal miglior sistema contabile. Purtroppo nell’attuale mondo globalizzato  - e noi lo vediamo, in una sorta di specchio convesso, nella nostra nazione postcomunista meglio che altrove – le perdite e guadagni indiretti, a lungo periodo, non contabilizzabili, non accessibili alla contabilità, sono dimenticati o ridicolizzati. E questo non porta buoni risultati.