Palazzo Pigorini e Galleria San Ludovico, dal 19 ottobre 2003 al 4 gennaio 2004

Scheda pratica

Quando

da domenica 19 ottobre 2003 a domenica 4 gennaio 2004

Galleria San Ludovico

Palazzo Pigorini

Ingresso

gratuito

Orari

10-19; chiuso il lunedì

Informazioni

Comune di Parma, Assessorato alla Cultura

Strada della Repubblica 29, 43100 Parma

Tel 0521-218967/218683 -Fax 0521-231142

E-mail: a.piazza@comune.parma.it

WS:www.comune.parma.it/pigorini/inde.html

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Jan-Svankmajer - Karl-Marx

L'arte immaginativa di due autorevoli membri dell'attuale gruppo

surrealista, Jan S(vankmajer e la moglie Eva S(vankmajerová, sarà in mostra

a Parma dal 19 ottobre 2003 al 4 gennaio 2004 nella doppia sede di Palazzo

Pigorini e della Galleria San Ludovico.

Un evento surreale in spazi di grande suggestione.

La mostra, promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del

Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma e organizzata

dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma in

collaborazione con l'associazione culturale "Sogni magici" di Firenze,

presenta oltre duecento opere dei due artisti cechi: quadri, oggetti a

funzione simbolica, pitture e disegni medianici, frottages e collages

animati, romanzi-collage, disegni e litografie animate, ceramica,

marionette, feticci e maschere, quadri-rebus, poesie, disegni e oggetti

tattili, stereofotografie, oggetti di scena e scene di film, mistificazioni

di scienze naturali, combinatorie arcimboldesche, pitture alchemiche,

ceramica feticista fatta a quattro mani, e - non ultimi - il "collage nello

spazio", "La nascita dell'Anticristo", oggetti reali sottratti

all'utilitarismo (sedie tattili, un armadio illuminato come i vecchi

manoscritti), e perfino gesti animati.

La loro opera non appartiene al novero delle normali opere d'arte e lo scopo

dei due artisti non è né il bisogno di una qualche "autorealizzazione"

intima, né la volontà di lasciare "l'impronta del genio nella Storia", bensì

quello di stimolare le capacità immaginative dell'uomo, e creare una

comunicazione che mira ad annullare il confine fra autore "attivo" e

destinatario "passivo".

"Noi non cerchiamo spettatori ma collaboratori," dicono gli artisti, "che

siano come noi insoddisfatti dello stato in cui versa il mondo e la vita, e

che vogliano "trasformarlo e mutarlo".

In questo senso il termine "animazione" è isolato dall'abituale contesto

della tecnica cinematografica ed acquista il suo vero significato: la messa

in movimento di oggetti "non viventi", il disvelamento della loro "memoria"

viva. Ed è in questo senso che è da intendersi anche il titolo della mostra:

Memoria dell'animazione - animazione della memoria.

Cenni Biografici

Noto ai più come regista, Jan S(vankmajer è un artista surrealista a tutto

campo, rivolto verso il lato materiale degli oggetti che di volta in volta

prendono vita nei suoi film e nelle sue opere. Pittore, grafico, scultore,

progettista, poeta, e naturalmente regista, S(vankmajer è indubbiamente uno

degli artisti più interessanti del nostro tempo.

Eva S(vankmajerová é nata il 25 settembre del 1940 nella città ceca di

Kostelci. E' giunta a Praga nel 1958 e ha studiato alla scuola di disegno e

all'accademia di musica (sezione teatrale). Dal 1970 è membro attivo del

gruppo surrealista ceco e slovacco.

Inaugurazione: sabato 18 ottobre ore 17,00

Proiezioni:

In occasione della presenza a Parma di Jan S(vankmajer, che, ricordiamo, è

anche un valido regista, è prevista la proiezione, presso il cinema Astra

d'Essai, di alcuni suoi cortometraggi:

Prima serata, giovedì 23 ottobre; Seconda serata, giovedì 30 ottobre.

L'ingresso è gratuito. Le proiezioni inizieranno alle ore 21.00.

JAN SVANKMAJER

A cura Giuseppe Dierna

Parma, San Ludovico

18 ottobre (inaugurazione) - 30 novembre 2003

Per materiale stampa: Ufficio stampa Palazzo Pigorini, Barbara Pecchini,

tel. 0521-218914; fax. 0521-231142,

e-mail pigorinistampa@comune.parma.it; Studio Pesci, tel. 051-269267, fax

051-2960748, e-mail: info@studiopesci.it

Edizioni Gabriele Mazzotta (pp. 168, ill. 52, ¤ 28)

 Riferimenti: