tedesco-ceco (e magari italiano anche?)

Senza grosse pretese... :-)

tedesco-ceco (e magari italiano anche?)

Messaggiodi ravmarco il mar mar 21, 2006 4:11 am

io abito in Baviera sono stato qualche settimana a plzen. mi ha colpito il numero di parole tedesche trascritte con l'alfabeto ceco e a volte mutate di significato: per esempio slecht, che si scrive in tedssco schlecht, significa in tedesco cattivo, pessimo, mentre in ceco significa stirpe, casato o qcosa del genere. ci sono arrivato dopo un po', pensando che in tedesco si usa con significato analogo 'Geschlecht'. Su legami profondi fra quell'accezione negativa e questa tutt'altro che cattiva, ma al contrario nobile, non so che spiegazione inventarmi. D'altro canto anche 'Stirpe' non ha molto a che vedere con 'Sterben'(morire): una stirpe é piuttosto qualcosa di duraturo.. ma qui perdiamo il legame con il ceco...

Un'altra analogia non lessicale ma logica é per quel che riguarda il denaro e il biondo metallo : Geld-Gold // zlaty-zluty . Da cosa deriva 'denaro'? ha 'soldi' origine in 'zlato', come anche in polacco 'zloty'? forse anche 'to sell' da 'zl-'!

un altro spunto di riflessione mi é dato da 'obraz' inteso come 'ob-raz' . questo raz trovo che sia molto interessante, perché, come anche in parole tipo 'roz-dil', indica una cesura, forse anche un vero e proprio taglio (vedi 'raz-oio'!). ma piuttosto che fermarsi alla traccia lasciata dal gesto veloce del tagliare, colpire o simile azione, si espande anche, almeno per il polacco e il tedesco (momento, adesso al tedesco ci arrivo..) anche all'ambito del gesto in sé, del gesto che si ripete ciclicamente, come l'arco descritto nell'aria dalla mano che colpisce il tavolo (e qui entra in ballo 'volta' nella doppia accezione di 'uno di tanti eventi simili ripetuti nel tempo' e 'costruzione semicircolare'). In tedesco 'mal' significa sia 'traccia lasciata dal dipingere o dal disegnare, e spesso anche cose che si possono percepire come delle macchie provocate volutamente, per esempio neo cutaneo=muttermal', sia it.'volta', ceco '-krát' e polacco 'raz' appunto.
Insomma l'indicazione del tempo, una delle esigenze piú antiche del linguaggio, e´imparentata in maniera impercettibile con il gesto ripetuto, che é, oltre che quello del pittore-disegnatore-incisore(nell'antichitá si disegnava e scriveva incidendo nella corteccia onella pietra), anche quello di chi scandisce il tempo, o il ritmo . In questo senso anche tempo e timpano hanno la stessa relazione etimologica, se si pensa a quel tipo che nelle galere a-la Ben-Hur batteva il tempo per i rematori.

in breve l'analogia fra obraz e malirství é:

obraz<-raz->mal->malerei->malirstvi


volare->voluta->volta
voluta->volám (movimento del braccio per salutare da lontano
Mal(segno)->malen(dipingere)->malerei(pittura)

raz-roz- roz/dil (ted.'unter/schied')- rasieren-radere-, rosa, -ryctvi, obraz.. e chissa quante altre.

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tedesco-ceco (e magari italiano anche?)

Messaggiodi charta77 il mar mar 21, 2006 6:59 pm

Gruss Gott!... beh, apprezziamo il notevole spirito di osservazione, Grimm sarebbe fiero di te! Però c'è qualcosina che va precisata. Mi limito alla parte di filologia germanica, senza poter indicare la lunghezza delle vocali.

schlecht: voce del germanico comune: < aat (antico alto ted.) sleht < gotico slaihts, 'liscio, scivoloso' (< ie. (indoeuropeo) *(s)lei-, scivoloso, umido); dal XV sec. passa da 'semplice' (cfr. ancor oggi 'schlechthin') via via a 'limitato', fino ad assumere il contrario di 'gut' .

Gold: voce germ. comune, si riferisce alla radice indoeuropea *ghel-, luminoso (> gelb, cfr. lo salvo come il russo zoloto, ecc.)

Geld: voce germ. comune: < aat. gelt, 'pagamento, compenso' < got. gild, 'tassa, dovuto'. Il lemma di partenza è il germ. *geldan, 'ripagare, compensare', di origine ignota.

mal: germ. comune, aat. mal < got. mel, tutti nel senso di 'misurato, fissato'; radice ie.: *me(d)-, 'vagare, muoversi, misurare' (>> lat. mensura, medicus = misuratore, calibratore intelligente (?!) )

Mal (traccia): aat. meil, 'macchia' (anche fig.), got. mail, 'ruga', << ie. *mei-, imbrattare (> greco miasma). La parola attuale del ted. moderno si è formata confondendo tre lemmi del ted. medievale.

Sulla questione del 'tempo', tocchiamo l'argomento credo più affascinante dell'intera filologia germanica; si veda ad es. l'uso dell'ausiliare werden per formare futuro e passivo, dove indica il divenire, il passaggio da uno stadio all'altro, e quindi l'inesorabilità del destino cui l'uomo soccombe (da cui la cupezza e la tragicità dell'epica germanico-nordica, prima dell'avvento del cristianesimo).

Se ti interessa l'argomento, una semplice base di partenza è sfogliare un monolingua che riporti al minimo l'etimologia, penso ad es. al Dt. Universal Worterbuch della Duden, o allo Herkunftsworterbuch sempre della Duden (n. 7 della collana di dizionari tematici), più specifico.
Per completezza, il tedesco dal punto di vista dello sviluppo storico, spesso citato su qs vocabolari, si suddivide in:
- antico alto ted. (ahd; 'alto' in senso geografico, ossia le regioni meridionali bavaresi-austriache), VIII-XI sec.;
- medio alto ted. (mhd) XII-XV sec. (è la bellissima lingua del Minnesang, l'epoca cortese); dai dialetti tedesco-centrali è venuto fuori il
- nuovo alto ted. (nhd): dal XVI sec. ad oggi.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: charta77 il 21-03-2006 21:29 ]
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